Spathiphyllum

Nome: Spathiphyllum
Famiglia: Araceae
Origine: America meridionale, Malesia
Risultato se coltivata in idrocoltura: Ottimo

Lo Spatifillo è a tutti gli effetti una pianta tropicale e cresce spontaneamente nel sottobosco delle foreste del Sud-America per cui ama i climi caldi ma ombreggiati e ha bisogno di molta acqua. I veri fiori dello Spatifillo sono l’escrescenza a forma di cilindro bianca e ruvida intorno alla quale si forma la spata, bianca anch’essa, che non è un petalo ma il naturale proseguimento della foglia. Con l’invecchiamento sia la spata sia il fiore diventano verdi.
Lo Spatifillo ha anche capacità di depurazione ambientale notevolissime: è in grado di  assorbire particelle tossiche dall’ambiente come l’acetone, il metanolo, il benzene, l’ammoniaca e la formaldeide.
In commercio esistono molte varietà di Spathiphyllum, che vanno dalla piccola dimensione, circa 15 centimetri, molto utilizzate per creare composizioni, alla dimensione gigante, circa un metro d’altezza, tipica della coltivazione in vaso.

Coltivazione e cura

  • Va collocata a una temperatura non al di sotto dei 15°C, tollera decisamente meglio il caldo che il freddo anche se al di sopra dei 25° può accusare un po’ di sofferenza
  • Non deve mai ricevere la luce diretta del sole che ne ingiallisce le foglie fino a bruciarle
  • Se è coltivata in idrocoltura, basterà bagnarla ogni volta che l’indicatore di livello è al minimo da almeno un paio di giorni
  • Nebulizzare le foglie con acqua aiuta la crescita della pianta e quando ingialliscono bisogna togliere con l’aiuto d forbici
  • Se le foglie si impolverano troppo sciacquarle preferibilmente con acqua piovana
  • Per fertilizzare la pianta, se è in idrocoltura, porre ogni sei/otto mesi apposito concime liquido.