Anthurium Red

Nome: Anthurium Red
Famiglia: Araceae
Origine: Foreste tropicali e ombrofile dell'America centrale e del sud, dal Messico al nord dell'Argentina, all'Uruguay.
Risultato se coltivata in idrocoltura: Ottimo


Araceae deriva dal nome del genere principale di questa famiglia, l'Arum, che a sua volta deriva dal greco Aron, o, secondo altre etimologie, dall'ebraico «ar»: entrambi i termini significano «calore» in quanto le piante di questa famiglia, quando sono in piena fioritura, emettono calore. Le Araceae sono piante perenni erbacee o cespugliose (ai tropici anche legnose), a portamento eretto o rampicante le cui gemme (cioè i germogli in via di sviluppo) si trovano sottoterra. Fanno parte della famiglia generi di piante acquatiche ed alcune specie epifite (cioè con radici aeree fittizie). Alla famiglia appartengono anche piante commestibili (Colocasia, Xanthosoma, Alocasia, Calla e Cyrtosperma) che vengono coltivate nelle regioni tropicali e subtropicali, dove i loro cormi tuberosi, rigonfi di amido, rappresentano una fonte di sostentamento importante.

L'Anthurium, dal greco «athos» (fiore)  e «ourà» (coda) comprende circa 550 specie di piante sempreverdi, epifite o terrestri, da serra e appartamento, prevalentemente erbacee, coltivate per la bellezza dei fiori e l'appariscenza delle foglie. Queste possono essere da cardiformi a lanceolate, in alcune varietà di colore verde scuro e coriacee, in altre ricoperte di lanugine e con profonde nervature. Le radici sono carnose e soffrono molto dei ristagni di umidità. 
La pianta da noi considerata presenta una spata rossa (ma può essere di colore rosa, bianca o a macchie di due colori) ed uno spadice eretto o lievemente ricurvo. 

Coltivazione e cura

  • L'Anthurium ama un ambiente luminoso, ma non tollera il sole diretto, per cui si consiglia di posizionare la pianta vicino a finestre che non ricavano direttamente i raggi del sole o che comunque possano venire schermate. In inverno, può essere tenuta in un appartamento normalmente riscaldato con una temperatura minima non inferiore a 13C°. In estate è opportuno mantenere l'ambiente a 18°-20°C, mentre temperature più elevate devono essere bilanciate aumentando l'umidità dell'aria o nebulizzando frequentemente le foglie. Se le foglie sono vellutate l'acqua non va fatta ristagnare sull'epidermide, per non rischiare di macchiarla con il calcare o di sviluppare malattie fungine. Va ricordato che gli Anturi temono molto gli sbalzi termici improvvisi.
  • Le bagnature, se coltivate in idrocoltura, vanno fatte quando l'indicatore di livello avrà raggiunto il livello MIN da almeno tre/quattro giorni. Per stimolare l'avvio della fioritura, in inverno la pianta va mantenuta più asciutta, ma senza lasciare asciugare completamente il fondo del vaso.
  • Per fertilizzare la pianta, se è in idrocoltura, porre ogni sei/otto mesi apposito concime liquido.