Areca Lutescens

Nome: Areca Lutescens
Genere: Areca 
Famiglia: Arecaceae
Origine: Originaria delle Filippine e della Malesia, coltivata in gran parte delle zone caldo-umide dell'Asia e dell'Africa, in particolare del Madagascar
Risultato se coltivata in idrocoltura: Ottimo

Le Arecaceae, comunemente note come Palme, sono una famiglia di piante monocotiledoni appartenenti all'ordine Arecales, e comprendono 202 differenti generi con circa 2.600 specie la maggior parte delle quali diffuse nelle aree a clima tropicale o subtropicale. Si tratta di una delle più antiche famiglie vegetali: resti fossili di Arecaceae compaiono già durante il Cretaceo, circa 70-80 milioni di anni fa. Alcune palme di questa famiglia sono utilizzate, soprattutto in Asia, per la produzione di vino di palma.
La Chrysalidocarpus Lutescens comunemente chiamata Areca o Palma dalle canne dorate, è una pianta sempreverde che in natura può raggiungere i dieci metri d’altezza, mentre in vaso raggiunge raramente i due metri. Ha un tronco rigato e lunghe foglie appuntite verde scuro brillante, divise in foglie lanceolate, talvolta con picciolo giallastro. In natura produce grandi fiori bianchi e frutti tondeggianti riuniti in pannocchie, chiamati noci di Betel, che nei paesi di origine vengono solitamente masticati. Difficilmente l'Areca fiorisce in vaso, ma può capitare se le condizioni di coltivazione sono molto favorevoli.

Coltivazione e cura

  • Le piante di Areca gradiscono le posizioni molto luminose, ma non devono essere esposte ai raggi diretti del sole: un posto non distante da una finestra è l’ideale. L’Areca cresce regolarmente se tenuta a temperature che variano tra i 18 e i 22° C, ma sotto i 16°C lo sviluppo si arresta e la pianta ne soffre. In inverno va quindi tenuta all'interno e si consiglia di ombreggiarla nei periodi più caldi dell'anno
  • Le bagnature, se coltivate in idrocoltura, vanno fatte quando l’indicatore di livello avrà raggiunto il livello MIN da almeno tre/quattro giorni. La pianta necessita di una buona dose di acqua, ma bisogna fare attenzione ai ristagni. In ambienti troppo secchi (come nelle case in inverno) o durante i periodi più caldi dell’anno si consiglia di nebulizzare la pianta. Ogni tanto è bene pulire le foglie passandoci sopra un panno inumidito con acqua demineralizzata
  • Per fertilizzare la pianta, se è in idrocoltura, porre ogni sei/otto mesi apposito concime liquido
  • Una curiosità: l’Areca è capace di assorbire sostanze tossiche pericolose come la formaleide, lo cilene o il toluene e al contempo umidifica con efficacia l’ambiente, rendendo una casa con l’aria troppo secca più vivibile e salutare.