Pachira Acquatica

Nome: Pachira Acquatica
Famiglia: Bombacaceae
Origine: Foreste pluviali dell'America centrale e del Brasile 
Risultato se coltivata in idrocoltura: Ottimo

 

Le Bombacaceae sono una famiglia di alberi tropicali dell'ordine Malvales, diffuse in America del Sud ed in America centrale, nell'Africa sub-sahariana, in Madagascar, in Asia, nelle isole dell'oceano Indiano e in Oceania. Comprende diverse specie di alberi, tra i quali i baobab africani e gli alberi bottiglia sudamericani, dotati di tronchi rigonfi, caratterizzati da tessuti specializzati per l'immagazzinamento di acqua. Le foglie sono pelose, decidue e palmate, i fiori, grandi e profumati, durano soltanto un giorno e si schiudono di notte. I frutti sono capsule legnose simili a zucche nerastre contenenti noci che, arrostite, hanno un sapore simile alla castagna.
La Pachira Acquatica, conosciuta anche come Bombax Acquatica o Bombaco, ha grandi foglie lucide, penta lobate e grandi fiori profumati, bianco-crema, con i petali arricciati verso la base del fiore, a mostrare gli stami. La pianta produce frutti commestibili nel periodo estivo, ma generalmente solo se coltivate nel Paese di origine, in Messico e America centrale. La Paquira acquatica in Brasile viene chiamata anche Noce del Malabar o della Guyana, perché i suoi frutti a capsula giunti a maturazione si aprono in cinque segmenti e liberano delle noci commestibili. Questa pianta, che in natura raggiunge quasi 20 metri di altezza, in Europa è per lo più coltivata come pianta ornamentale, per la possibilità di intrecciare i suoi eleganti fusti.

 

Coltivazione e cura

  • la Pachira Acquatica è una pianta che si adatta perfettamente ad una coltivazione in interno: l'ideale è che venga esposta in una zona molto luminosa, ma riesce ad adattarsi bene anche alla mezz'ombra. In estate può essere spostata in esterno, ma non in zone molto soleggiate: il sole diretto rischia di ustionare le foglie se non è compensato da un tasso di umidità molto elevato. L'ideale è una zona esposta ad est dove batte il sole al mattino
  • La pianta predilige temperature abbastanza elevate, ma se viene mantenuta asciutta riesce a prosperare anche a temperature minime di 12°-14°C. La Pachira è una parente stretta del Baobab, pertanto ama gli ambienti umidi, ma a temperature basse eventuali ristagni d'acqua risultano fatali e causano l'ingiallimento e la caduta prematura delle foglie
  • Le bagnature, se coltivate in idrocoltura, vanno fatte quando l'indicatore di livello ha raggiunto il livello MIN da almeno un paio di giorni. In inverno si ridurranno notevolmente e si consigliano delle nebulizzazioni fogliari per compensare l'eccessiva secchezza dell'aria data dai termosifoni accesi
  • Per fertilizzare la pianta, se è in idrocoltura, porre ogni sei/otto mesi apposito concime liquido.